Valutazione delle richieste di impressioni per aumentare le prestazioni della campagna
Come mantenere l'efficacia con il controllo della privacy digitale e il GDPR/CCPA
Con il GDPR europeo e il CCPA californiano, insieme al fatto che sia Google che Apple stanno limitando l'uso di Device ID e cookie, il settore deve iniziare a lavorare con altri metodi per garantire e mantenere efficienza ed efficacia.
L'apparente mancanza di accuratezza di cui sopra non significa che una persona non possa essere "trovata" e non possa ricevere un annuncio pertinente. Ecco perché:
In un giorno normale riceviamo più di 1 milione di richieste di annunci al secondo. Le richieste sono corredate da metadati quali: data, ora, posizione o un ID dispositivo come l'IDFA di Apple. Possiamo usare l'IDFA per determinare se abbiamo già servito un'impressione su questo dispositivo. Inoltre, se il dispositivo si trova all'interno di un determinato segmento di dati che riteniamo rilevante per la campagna in questione.
Molti fornitori e reti di acquisto si affidano agli ID per trovare e indirizzare dispositivi/individui specifici. Tuttavia, fin dal primo giorno, ci siamo affidati e abbiamo impiegato con successo meccanismi di apprendimento automatico per determinare se una richiesta pubblicitaria è adatta a una campagna specifica. In sostanza, ogni segnale viene categorizzato automaticamente e gli viene assegnato un punteggio - basato sull'apprendimento automatico - per apprendere e applicare l'effetto di ogni segnale sulle prestazioni della campagna.
La combinazione delle variabili presenti ottiene un punteggio basato sui dati storici e sulle prestazioni effettive della campagna. Questo punteggio determinerà se fare un'offerta (e quanto alta) su quella specifica richiesta pubblicitaria, tenendo conto della configurazione della campagna e del suo obiettivo.
Le richieste di inserzioni descritte sopra sono note anche come richieste di "Limited Ad Tracking" (LAT). Poiché l'intero settore si sta muovendo verso richieste di impressioni basate su LAT, riteniamo di aver applicato la giusta strategia di targeting e di privacy fin dal primo giorno. Ci stiamo concentrando - e lo abbiamo sempre fatto - su nuovi modi di targetizzare e attribuire.
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